Il silenzio, questo è ciò che mi circonda questa stasera. Così avvolgente che sembra di poterci sprofondare dentro.
Un silenzio che trova nel buio il suo migliore alleato, e insieme fanno sparire gli oggetti, annullano le distanze. Il posto in cui ti trovi può essere qualunque: il paradiso o l’inferno. Dipende da come stai tu, da come riesci a sentirti da solo in quel momento. Ed ecco che le pareti che intuisci essere lì in fondo al buio possono divenire un riparo, oppure una prigione.
Immerso in quello spazio irreale non ci sei soltato tu. Ti fanno compagnia i ricordi, i rimorsi, i rimpianti e qualche gioia. Alleati o nemici che a volte si confondono.
Il silenzio e il buio sono subdoli giudici che ti assolvono o condannano senza averti interrogato, perché quell’ingrato compito lo lasciano a te stesso.
E la notte che ha scalzato il giorno terminerà con la loro sentenza, e senza che abbiano dovuto sporcarsi le mani ancora una volta, ancora una notte, giustizia sarà stata fatta.